“E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito,
quanto tempo è ormai passato e passerà?” (i)
In effetti non è un giorno ma un anno quello che è andato e che è stato celebrato con una bella festa tra amici nella cornice dei Ronchi Verdi.
Anche Giove Pluvio ci è stato vicino con un temporale estivo che, a parte il nostro prefetto, ha risparmiato tutti gli ospiti e ha rinfrescato la serata altrimenti veramente calda come ormai da tempo siamo abituati.
Dopo un ricco aperitivo sulla terrazza a bordo piscina, alla presenza dell’assistente del Governatore, Enrico Desideri, del Presidente del Torino Europea, Martino Brina, del Presidente della Famija Moncalereisa, Domenico Giacotto, del Direttore Responsabile de “Il Mercoledì”, Mel Menzio con le loro consorti e di numerosi – finalmente numerosi – soci con tante gentili signore, un emozionato Marco Boggione ha voluto rapidamente riprendere i momenti più interessanti di un anno intenso, impegnativo che per lui è stato una esperienza assolutamente positiva.
Esperienza, ha detto, che gli ha consentito di comprendere in maniera più approfondita quelli che sono i valori della grande famiglia rotariana e di rafforzare i rapporti di amicizia che ci legano.
E sull’onda di questa emozione ha ricordato la prima relazione dell’anno, quella sulla evoluzione della sua professione, un modo per presentarsi non solo come persona, considerato che ormai i soci lo conoscono da molti anni, ma anche come professionista, per ciò che fa e per come lo fa.
E poi le due esterne, rivolte alla conoscenza di due realtà economiche importanti per Torino, quella alla Nuvola della Lavazza e quella allo Juventus Stadium.
Nel corso dell’anno sono stati affrontati temi di grande spessore culturale e sociale: due serate, due fratelli, Maurizio e Giulio Menicucci, di cui il primo, giornalista di RAI Tre, ha affrontato il percorso dell’evoluzione umana in relazione alle modificazioni ambientali e il secondo, medico, ha illustrato una serie di tecniche di comunicazione rivolte a gestire gli stati d’ansia dei pazienti; e poi il tema del disagio giovanile con una interessante relazione del professor Bodrito, e quello della sanità piemontese con la nostra socia Laura Pompeo e il Consigliere Regionale Davide Valle che ci hanno offerto un lucido quadro delle complesse dinamiche di gestione della sanità pubblica.
Grande successo ha poi avuto la XXVI edizione del Concorso Alfredo Giugiaro con una massiccia partecipazione di classi e scolari, con il grande supporto del Comune di Moncalieri, della Famija Moncalereisa e dell’Arma dei Carabinieri.
L’ultimo evento “pubblico” è stato l’interclub organizzato dal Torino Contemporanea con i Club Torino Europea e Torino Lagrange: una serata ludico-sportiva presso la bocciofila Madonna del Pilone che ha visto una gara di petanque a fine benefico a favore di un service per il progetto della Woman’s Sailing Academy, associazione di donne veliste che raccoglie fondi a favore dell’AIRC.
Per quanto riguarda i service, oltre al citato Concorso, il Club ha partecipato a “un baffo per la ricerca” progetto distrettuale a favore dell’anziano con l’allestimento di una unità mobile per visite e controlli per la prevenzione dei tumori maschili.
E poi Brams, attivo e stupefacente come sempre come potrete ben vedere dall’elenco dei beni e dei materiali inviati durante l’anno; ultimi in partenza: ancora un’ambulanza per l’Ucraina e quattro riuniti messi a disposizione dal Presidente uscente.
In conclusione Marco si è detto certo che si sarebbe potuto fare di più e meglio ma non ci si deve dimenticare che facciamo parte di una grande famiglia e il nostro contributo, sia pur piccolo, contribuisce a creare un sistema che rende possibili interventi importanti e di grande impatto: dalla promozione dell’agricoltura sostenibile in India, alla lotta contro il cancro alla cervice uterina in Egitto, le morti di madri e neonati in Nigeria e i casi di malaria in Zambia.
Nel nostro piccolo non possiamo che sentirci orgogliosi di appartenere a questa grande famiglia : ”….non è la campana che ci unisce. E’ ciò che c’è attorno alla campana: l’energia, la connessione, la cultura, il senso dello scopo.
La nostra integrità è importante. La nostra difesa della salute pubblica, del servizio, della pace: tutto questo è importante.
Queste non sono posizioni politiche.
Sono valori del Rotary.
E ci atterremo ad essi, qualunque cosa accada.
E già che ci siamo, continuiamo a costruire un Rotary più vivace, inclusivo e gioioso.
Un Rotary che accolga la prossima generazione a braccia aperte.
Non si tratta di cambiare chi siamo, ma di diventare più simili a ciò che dovremmo essere”
Sono parole tratte dal discorso di fine mandato della Presidente del Rotary International Stephanie A. Urchick che Marco ha voluto condividere con noi.
Ha voluto poi presentare i suoi migliori auguri al Presidente entrante con il quale ha già avuto modo di confrontarsi e i ringraziamenti a tutti i soci che lo hanno supportato e, cito testualmente, anche sopportato, (ii) in particolare a Gianni Caporello che ci ha aiutato a trovare questa nuova sede, ideale per i nostri incontri e che ha messo a disposizione le sue incontestabili doti di “front-man” in alcuni eventi e al nostro team operativo, Maddalena e Francesca, che anche con le loro particolari condizioni fisiche, non hanno mai fatto mancare il loro supporto e ad ambedue loro un “grosso in bocca al lupo per la prossima vita da mamme”.
Marco ha avuto un pensiero particolare per il vostro segretario che, ricito testualmente, “praticamente si fa carico in prima persona di ogni cosa” a cui ha voluto attribuire il riconoscimento, veramente graditissimo, di una PHF. (iii)
Tra gli applausi di tutti i presenti, la consegna del collare presidenziale ad Alberto Mocellini ha quindi concluso l’anno da Presidente di Marco.
Alberto Mocellini, neo Presidente, ha messo l’accento su quelli che sono i valori fondamentali del Rotary e che vorrà continuare a coltivare nel Club: l’unione tra i soci che è quella che fa la forza del Club, il senso di appartenenza, la partecipazione assidua, la comunione di intenti, la condivisione degli ideali rotariani.
Ci ha poi dato un veloce assaggio di quelle che saranno le serate più importanti dell’anno che sta arrivando: troverete allegato al prossimo bollettino un programma di massima, suscettibile, per mille motivi, di variazioni.
Ha concluso con una frase ormai storica. “ Se mi sbaglio, mi corrigerete” (iv)