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VISITA DEL GOVERNATORE 2025-2026

Prima di accingermi alla redazione di questo bollettino relativo alla visita del Governatore del nostro Distretto, Felice Invernizzi, sono andato a controllare a quante serate come questa avessi partecipato sia in veste di segretario che di presidente e ho scoperto che questa è stata la ventiseiesima.

Devo riconoscere, come ho fatto anche personalmente al Governatore, che poche delle serate passate hanno avuto il successo di questa: interessante, coinvolgente, pratica e con concetti utili e concreti senza quella retorica che spesso abbiamo sentito negli anni passati.

Sentire parlare di Rotary, del Rotary che Felice vorrebbe, del Rotary che vorremmo tutti noi in termini concreti e propositivi è stato veramente interessante.

Accompagnato dalla signora Anna, dall’Assistente Enrico Desideri e dal Segretario Distrettuale Roberto Pontacolone, dopo un cordialissimo incontro con il Presidente, il Segretario e i Consiglieri nel quale ha ascoltato con attenzione la nostra storia, i nostri progetti e i nostri desideri facendoci al termine i complimenti per quanto il Club ha fatto e sta facendo, al termine della conviviale Felice Invernizzi ha preso la parola incentrando il suo intervento sulla gestione del cambiamento.

Quando è nato il Rotary, 120 anni fa, nel 1905, il mondo era diverso: ci si spostava con le carrozze con cavalli, oggi abbiamo le automobili a guida autonoma; per comunicare c’era solamente il telegrafo, oggi abbiamo tali e tanti mezzi di comunicazione persino difficili da conoscere; l’aspettativa di vita si attestava attorno ai 45 anni, oggi supera gli ottanta.

In tre parole: il mondo è cambiato, il contesto è completamente diverso ma noi, molte volte, neppure ce ne accorgiamo: nel campo dell’imprenditoria ha fatto l’esempio della Nestlè che nel 1905 produceva esclusivamente latte in polvere e oggi è una delle più importanti multinazionali proprio perché ha saputo adeguarsi ai tempi e al cambiamento, cosa che non hanno fatto altri nomi importanti nel campo imprenditoriale, quali la Kodak che non ha intuito il cambiamento imposto dalla digitalizzazione o Blockbuster, Nokia, Motorola, colossi industriali in tempi passati ed ora scomparsi.

Se non si cambia in un mondo che cambia, si scompare.

E questo cambiamento deve investire anche il Rotary; attualmente conta 1.200.000 soci ma ci sono segnali di allarme da non sottovalutare: negli ultimi venti anni l’associazione ha avuto una diminuzione di soci negli Stati Uniti di oltre il 20%, in Francia di oltre il 30% e in Australia addirittura del 40%.

Non molto rassicuranti neppure i dati del Distretto 2031: anche da noi i soci sono diminuiti di 500 unità, quasi il 20%, l’età media in Italia si attesta a 64 anni, aumentando ogni anno che passa e in generale c’è poca conoscenza del Rotary.

È imperativo, ha detto Felice, ritornare ai valori del Rotary e per fare questo ha indicato tre priorità:

  1. Soci

Inculcare nei soci un maggior senso di appartenenza, un maggior orgoglio di essere parte di una istituzione importante come il Rotary, portarli a considerare il Rotary un valore aggiunto per la propria persona e nella propria vita.

  • Service

Dare spazio ai service che possano incidere sul territorio, che possano aumentare la consapevolezza di cosa sia e cosa faccia il Rotary; creare services che abbiano ampio respiro e che non si esauriscano in breve tempo.

  • Comunicazione

Non solamente fare ma anche far sapere cosa si è fatto, sia all’interno del Rotary che all’esterno dello stesso.

Cosa può fare il Distretto: innanzitutto creare la consapevolezza nei soci, fare sapere che si deve cambiare e far comprendere i motivi che rendono improcrastinabile il cambiamento e poi dare il buon esempio, fare vedere ai Club e ai soci cosa si può fare a favore del cambiamento.

In questa ottica non è stato creato come nel passato il Service del Governatore ma un progetto distrettuale che vede coinvolti per due anni Rotary, Rotaract e Interact.

Dall’analisi dei service dei vari Club, il Distretto ha optato per il campo dell’alimentazione, un service verso i poveri e in aiuto alle mense per i poveri e così e nato “Un piatto, un sorriso”.

Due solo le tipologie del service: a livello di Club e a livello distrettuale.

Il Distretto opera sia in Torino che fuori città: in Torino, grazie all’aiuto di sponsor riesce a far preparare 1500 pasti al giorno per la mensa dei poveri al Cottolengo e fuori Torino è riuscito ad acquistare un camioncino per la Compagnia di San Vincenzo, anche qui grazie alle sovvenzioni della Fondazione Comunità Novaresi e ad altri sponsor.

Il cambiamento voluto da Felice investe anche direttamente il Congresso Distrettuale: non più riservato ai soli rotariani ma aperto a tutti e con una tavola rotonda sul tema del service a cui parteciperanno i maggiori professionisti nel campo dell’alimentazione.

Così come non c’è un service del Governatore non è stato altresì predisposto il solito service della moglie del Governatore; è stato sostituito dall’attenzione della signora Anna per il tema della lotta alla Polio.

Prendendo la parola, Anna ha evidenziato i grandi risultati del progetto rotariano, basti pensare che nel 1985 ci sono stati 350.000 casi di poliomielite nel mondo mentre oggi non esistono Paesi ove la malattia sia endemica ma solo due sacche in Afganistan e in Pakistan, Paesi ai quali è oltretutto molto difficile accedere.

Anna ha esortato a non abbassare la guardia: il virus muta facilmente e in alcuni Paesi, ad esempio la vicina Finlandia, non ci si vaccina più per la polio con tutte le conseguenze che una tale scelta può portare anche al di fuori del Paese.

Per ribadire l’impegno del Rotary ad avere una “Terra Polio Free” è nata la “Polio Plus Society” a cui si possono iscrivere con una donazione di 100 dollari anche i non rotariani: 100 dollari equivalgono ai 30 centesimi che ogni giorno posiamo nel nostro svuota-tasche e di cui spesso ci dimentichiamo.

Per raccogliere fondi per la Polio Plus Society è stato organizzato, nei mesi scorsi, con i Distretti 2031, 2032 e 2050, un raid di macchine d’epoca partito dal Castello di Stupinigi e arrivato sulla pista dell’autodromo di Imola.

Nella manifestazione sono stati raccolti fondi per oltre novecento vaccinazioni.

Dopo l’intervento di Anna, ha ripreso la parola il Governatore che ha concluso il suo intervento ricordato in concerto in programma per il 29 dicembre nel Duomo di Torino e aperto a tutti; un modo per stare insieme e scambiarci gli auguri natalizi.

Al termine del sentito applauso alla relazione del Governatore sono iniziate le domande dei soci alle quali Felice ha risposto approfondendo i temi sollevati.

Lo scambio dei gagliardetti e la consegna al Governatore del nostro libro sui bollettini più significativi delle nostre 2000 serate e di un mazzo di fiori alla signora Anna, ha concluso l’interessantissima e piacevolissima serata.